Meglio tardi che mai, se n’è accorto pure Mignani: “Prendiamo gol con troppa facilità”
La prima sconfitta interna della stagione fa molto male soprattutto per il modo in cui è arrivata. Anche mister Michele Mignani non riesce a digerire i cinque gol subìti e prova a parlarne con franchezza nella conferenza stampa dell’immediato post partita: “Voglio provare ad essere onesto intellettualmente con me stesso, con la società e con voi: quella che mi lascia in questo momento la gara, senza averla rivista, è la consapevolezza di una squadra che gioca e propone, però prende gol con troppa facilità. Secondo me, oggi i ragazzi hanno creato molte situazioni pericolose, hanno mosso bene palla però è troppo facile farci gol sia con palla in movimento sia su palla da fermo. Diventa dura stare dentro un campionato come questo quando in ogni partita concedi gol simili.
C’è stata una lista di eventi e situazioni che potevano cambiare ancora la partita: penso alla traversa di Ciofi, al gol annullato giustamente dal Var e prima ancora abbiamo avuto un’occasione con Berti. Lo dico come dato di fatto e non per cercare alibi… alla fine il risultato è quello e giustificazioni non ce ne sono, perché ciò che conta è fare punti”.
La manita subìta nel pomeriggio contribuisce ad affondare il Cavalluccio all’ultimo posto per quel che riguarda i gol incassati. “I gol subìti oggi sono tanti come lo erano i tre presi a Pisa, e spesso ne abbiamo presi due… è palese che la fase difensiva vada fatta meglio, perché attaccare non significa esporsi al contrattacco avversario. Il fatto di essere la peggior difesa del campionato è un dato oggettivo sul quale certamente dobbiamo lavorare e crescere.
Le difficoltà derivanti da palla inattiva sono un altro di fatto: se posso chiudere mezzo occhio sul primo angolo, nel quale il pallone comunque è stata rimpallato ed è rimasto in area, di certo non posso chiuderlo sul secondo angolo dal quale abbiamo preso gol troppo facilmente. Sicuramente adesso cambieremo qualcosa nel lavoro quotidiano che facciamo a riguardo”.
Eppure, il tecnico a genovese aveva provato a limitare i danni rimpolpando il centrocampo. “Non è stata una soluzione di emergenza, perché alla fine è scesa in campo molto simile a quella che ha giocato altre volte, con la differenza che ha giocato Francesconi al posto di Kargbo. Ho pensato di far giocare un ragazzo che avesse fisicità e, secondo me, Francesconi ha fatto la sua partita come poi l’hanno fatta tutti”.
A rendere ancora più amara la sconfittà e l’espulsione di Kargbo per proteste: “Kargbo mi ha fatto arrabbiare, perché non è la prima volta che si fa ammonire per proteste…. non ha senso e non serve a niente. Lasciare la squadra in dieci è un grande peccato, poi sarà la società a stabilire un’eventuale multa e la sua entità”.