Mignani: “Berti è un giocatore unico. Non andiamo a Palermo in gita”
A seguito del pareggio casalingo contro il Modena, per preparare il match contro l’ambiziosissimo Palermo il tecnico bianconero Michele Mignani si è concentrato sugli aspetti che i suoi ragazzi devono perfezionare. È così che è cominciata la sua conferenza stampa di avvicendamento alla partita: “Ogni squadra ha tantissime cose da migliorare, ma una settimana non basta per correggerle tutte: sicuramente abbiamo preso tre degli ultimi gol su palla inattiva, ma può succedere che ci siano dei periodi che vanno così ed è chiaro che devi capire dove sbagli”.
Contro i rosanero il livello di difficoltà si alzerà ulteriormente, considerando gli ingenti investimenti effettuati sul mercato ed il tecnico, Alessio Dionisi, che ha il compito di riportare i siciliani nella massima categoria: “Il campionato di Serie B è così: non ci sono sulla carta partite più semplici delle altre, poi ovviamente vanno giocate… domani ci aspetta uno stadio molto caldo contro una squadra che ha migliorato l’organico rispetto all’anno scorso ed ha preso un allenatore che ha già vinto questo campionato nonostante la giovane età. Sarà una partita difficile, ma non andiamo a Palermo a fare una gita, piuttosto per fare dei punti.
Differenze con l’anno scorso? La squadra è ripartita con un rinnovato entusiasmo, con un allenatore diverso e degli innesti di qualità. Penso che tante squadre non siano ancora ben definite perché ci vuole tempo per imprimere una certa identità, soprattutto quando, rispetto all’anno scorso, cambi modulo di gioco e hai dei giocatori a disposizione che interpretano il ruolo in modo diverso”.
Il punto su chi sarà out. “Saber e Berti gli unici indisponibili. È stata la prima settimana vera ed intensa per tutti: finalmente abbiamo visto Mendicino e Tavsan sta iniziando a prendere una certa condizione fisica. Prestia sta bene così come la settimana scorsa… l’allenamento di oggi mi dice che scegliere la formazione sarà difficile, perché in tanti meriterebbero di giocare”.
Un tema che impegna le riflessioni del tecnico genovese è come sostituire il talento di Calisese, dopo l’infortunio che lo terrà fuori dal rettangolo verde fino ad inizio ottobre: “Io ho nella testa tantissime soluzioni diverse: ovviamente cambia l’interpretazione in funzione di chi andrà a rivestire quel ruolo. Credo che la squadra abbia in rosa due o tre soluzioni, poi è chiaro che Tommaso sia un giocatore unico che, in questo momento, ci dava vivacità e qualità nella gestione della palla. Comunque, il valore della squadra non passa attraverso un solo giocatore…”