Toscano: “La nostra crescita è evidente. De Rose? Mai avuto una simile padronanza del ruolo”
Centosessantadue giorni di imbattibilità per il Cesena di mister Domenico Toscano, e la volontà è quella di non fermarsi ora che mancano undici match alla fine della stagione. In vista dell’impegno con il Pineto, il tecnico parte proprio da quest’aspetto nell’introdurre la gara di domani: “La cosa che mi soddisfa di più non sono tanto i risultati quanto la squadra riesce a lavorare bene: la sinergia che si è creata, il come si guardano e si aiutano, come vedono il gioco… basta uno sguardo per capirsi, poi è normale che la conseguenza normale siano questi risultati”.
Ma di certo il Pineto vuole centrare l’obiettivo play-off dopo aver cambiato rotta sotto la guida di Roberto Beni, storico viceallenatore di Colantuono: “Non credo che cambierà il suo atteggiamento perché ha ottenuto dei buoni risultati e prestazioni. Probabilmente manterrà lo schema di gioco che è ben diverso da quello dell’allenatore precedente.
Oggi ho detto ai ragazzi che all’andata abbiamo pareggiato sia contro il Sestri Levante che contro il Pineto: nonostante i liguri abbiano fatto una buona gara come all’andata, le cose sono andate in modo diverso. Questa è la testimonianza della nostra crescita mentale, di sicurezza e atteggiamento. I ragazzi sanno che devono godersi la vittoria e la prestazione, ma il giorno dopo devi andare in campo per progredire e crescere”.
Il punto sugli indisponibili: “Ciofi ieri ed oggi ha avuto la febbre ed è rimasto a casa… stamattina già non l’aveva più e speriamo domani possa essere disponibile. Kargbo ha preso un’altra distorsione in settimana alla stessa caviglia, però ieri e oggi si è allenato con la squadra. De Rose, nei primi giorni della settimana, ha avuto dissenteria e febbre. Sono tutti abbastanza disponibili, poi vediamo Saber che è uscito con delle smorfie per un affaticamento”.
Quello che stupisce è il rendimento non solo dei giovani, ma di chi ha alle spalle più primavere, su tutti quello di De Rose: “Si può pensare che ad una certa età si possa crescere poco dal punto di vista mentale, invece i ragazzi hanno capito che quell’aspetto potesse fare crescere le loro prestazioni e quella della squadra.
Ciccio? L’avevo già visto a questi livelli, ma non con la stessa padronanza del ruolo: ha fatto delle stagioni strepitose, ma oggi è cresciuto anche a livello tecnico… prima magari era etichettato come ruba-palloni e colui che fa lavoro sporco, ma oggi è un calciatore completo”.