A La Spezia solo con la tessera: quando il silenzio è una colpa

28.08.2024 16:23 di  Stefano Severi   vedi letture
Stadio Picco
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Stadio Picco
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Per andare nel settore ospiti dello stadio Picco di La Spezia, oltre ad una vergognosa cifra di 22 euro per il biglietto più diritti di prevendita, sarà necessaria la tessera di fidelizzazione Cesena FC. Le conseguenze sono abbastanza ovvie: la Curva Mare non entrerà e non saranno esposte pezze del tifo organizzato. Gli ultras della curva quest'anno sono stati chiari: lasceranno libertà ai vari gruppi di entrare in partite come queste chiedendo solo di non esporre le proprie pezze: a La Spezia non ci sarà quindi tifo nel settore ospiti. Ci saranno più pezze di inutili gruppi che tifosi, molti dei quali tra l'altro non in grado di difendere quegli stendardi in caso di pericolo, e tanti ragazzi che in vita loro non avevamo mai fatto trasferte in B resteranno a casa.

Così si uccide il tifo.

Ed è proprio questo lo scopo di questa assurda disposizione che si va a sommare alle cervellotiche diffide degli ultimi anni, a quelle di Italia-Ungheria, quelle di Ponte Pietra e del Mc Donald's e a quelle promesse post Padova. Si tratta di disposizioni senza alcuna efficacia dal punto di vista della garanzia dell'ordine pubblico e della sicurezza negli stadi ma con il solo scopo di reprimere, schiacciare, umiliare e annichilire ogni forma di tifo organizzato. Non pensiamo che quello che stanno facendo le forze di occupazione sioniste in Palestina sia - concettualmente, qui grazie a dio non si ammazza nessuno - poi tanto diverso: si punta alla negazione stessa della possibilità di esistere.

Tutto questo è possibile solo ed esclusivamente grazie al silenzio di tutti.

Al silenzio della società, al silenzio dei media partner, al silenzio dei giocatori che per una volta potrebbero guardare al di là del proprio conto in banca e prendere posizione contro questa assurda imposizione. E poi grazie al silenzio-assenso di quelli che magari persino appoggiano questa decisione, che sono favorevoli alla tessera, che considerano la trasferta un momento per esporre le proprie lenzuola. Tifosi, se così possono essere chiamati, che sui social prendono in giro tifoserie avversarie e poi sono i primi ad evitare ogni confronto. Situazioni che si vedono solo in paesi da terzo mondo come l'Italia.

Quanto è social (triste) oggi il tifo.