A CESENA Calma a parente
C’è ovviamente questa meritatissima promozione bianconera in Serie B da (ri)festeggiare. C’è questo Cesena dei record da (ri)celebrare. C’è la truppa di Toscano da (ri)applaudire. Poi però c’è anche (anzi, soprattutto) da decifrare il Cavalluccio di domani. Il Cavalluccio che verrà. Perché tanto, nel calcio come nella vita, ogni vittoria non deve essere un punto di arrivo. Bensì un punto di (ri)partenza. Dico bene?
L’ALLENATORE – Come noto, con il salto in cadetteria, a Cesena è scattato il meritato rinnovo automatico per Toscano. Il trainer calabrese (corteggiatissimo da Padova, Vicenza e Benevento) chiede però un biennale e, a sorpresa ma non troppo, potrebbe salutare la Romagna da vincitore. I prossimi 10-12 giorni, su tale fronte, saranno decisivi. In caso di ribaltone, il confermatissimo Artico, potrebbe affidare l’ambita panca bianconera all’ex Alessandria Longo. Piace comunque anche l’ex Salernitana Liverani. E pure un altro allenatore che al momento resta top secret.
LA SQUADRA – Il Cesena, in questa stagione, si è rivelato un’autentica macchina da guerra. Una schiacciasassi. Però la B non è la C. Urgono rinforzi di categoria. Per puntare a un campionato di fascia (almeno) media servirà così portarsi a casa un nuovo portiere (Pisseri rimarrà da dodicesimo), due nuovi difensori (il richiestissimo Pieraccini – su di lui pure Monza ed Atalanta – dovrebbe restare), due nuovi centrocampisti (non scordiamoci mai che De Rose a giugno compirà 37 anni), due nuovi esterni di fascia (in grado di dare il cambio ad Adamo – che comunque potrebbe salutare – e Donnarumma) e una nuova punta da almeno 10-12 gol a stagione. Di nuove punte con gli attributi, semmai dovesse partire Cristian Shpendi (sulle cui tracce c’è mezza Serie A: la Fiorentina e l’Empoli al momento paiono in pole position), ne servirebbero ovviamente due. Un buon trequartista da cui ripartire, invece, il Cesena c’è l’ha già in casa: Berti. Su quest’ultimo fronte sarà rispedita al mittente l’offerta già arrivata dal Toro di Cairo. Valigie invece già pronte (o quasi) per Coccolo, Piacentini, Siano (che peccato però…), Pierozzi, Varone, Chiarello e Ogunseye. Da valutare la situazione di Saber e Corazza. Giovannini sarà spedito in C a maturare, presumibilmente assieme a David. E sul fronte new-entry? È ancora presto per fare nomi. Prima bisognerà sistemare la faccenda allenatore, poi si potrà parlare di giocatori. Certo, almeno un paio di atleti (tra l’altro entrambi ex bianconeri: Defrel del Sassuolo e Moncini del Brescia) sono già nella lista della spesa dell’ottimo Artico.
LA SOCIETÀ – In riva al Savio, sotto le ceneri di un’apparente tranquillità, arde più che mai la fiamma del (possibile) cambiamento anche dietro la scrivania. I lanciatissimi John e Michael Aiello resteranno ovviamente ancora a Cesena per provare - in 2 anni - a dare l’assalto (a suon di dollari) alla Serie A. Ma, secondi alcuni rumors, nei prossimi mesi potrebbero addirittura lasciare la maggioranza del club. A chi? Ai fratelli Scotto? A Peter Ciaccia? A un altro soggetto (sempre a stelle e strisce) legato più o meno direttamente a Jürgen Klinsmann? Lo scopriremo solo vivendo. Lavori più che mai in corso, nella stanza dei bottoni bianconeri. Ah, a proposito di Klinsmann Senior. L’ex attaccante tedesco, che di certo non ha portato suo figlio a Cesena ‘soltanto’ per fargli fare il terzo portiere, non vede l’ora di vedere in campo l’amato Jonathan: da qui a fine stagione (campionato o Supercoppa di C), salvo poco – ehm ehm – probabili insurrezioni interne, sarà accontentato.