Il Cesena va. Anzi, no

Dopo 8 giornate, in riva al Savio, è già tempo di primi (seppur parzialissimi) bilanci: ecco 5 cose che funzionano e 5 cose da migliorare assolutamente…
10.10.2024 11:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena va. Anzi, no
© foto di TuttoCesena.it

COSA VA A CESENA

1 – Pisseri, in questo già robusto scorcio di stagione, ha risposto ‘presente’. Parando anche i soliti mugugni estivi. E confezionando (almeno) 6-7 parate da applausi. Parate che hanno portato in dote punti pesanti. L’ex Alessandria, inutile negarlo, sulle uscite continua a far vedere i sorci verdi al popolo bianconero. Ma tra i pali, al momento, è una garanzia di affidabilità
2 – Anche Shpendi (4 gol all’attivo) e Kargbo (2 centri), oggi come ai dorati tempi della Serie C, continuano ad essere due grandi certezze di questo Cesena. Per entrambi sarà probabilmente difficile ripetere i numeri da paura della scorsa stagione, ma anche per loro lo start è stato positivo. Quasi la metà delle reti totali segnate dalla band di Mignani (13) è opera loro
3 – No Berti? No Party. Questo Cesena non sarà sicuramente Berti-dipendente, ma è palese che il talento di Calisese – nelle ultime 2 gare bloccato ai box per un infortunio a una caviglia – è uno di quei pochissimi giocatori bianconeri che da solo (o quasi) può spaccarti la partita. Sì, spaccarti la partita. Caldara – ehm ehm – permettendo, ovviamente
4 – Ciofi c’è. Anche questa volta. Già protagonista col Cesena in D e in C, questo giovane senatore bianconero è partito col piede giusto anche in B. Poche amnesie, tanta sostanza, un una vagonata di sana grinta provinciale e quella pazza voglia di portare – prima o poi – il ‘suo’ Cesena anche in A: ok, il prezzo (pardon, il primo bilancio) è giusto
5 – Tre successi (Carrarese, Catanzaro e Mantova) e un pareggio (Modena): il catino amico del Manuzzi, in queste prime 8 gare, è stato un preziosissimo alleato per il Cesena. Vittorie roboanti, trame di gioco da leccarsi i baffi, gol croccanti: sinora, Prestia & Friends, in casa hanno fatto (quasi) sempre faville. E adesso, all’orizzonte, c’è una doppia sfida casalinga con Samp e Brescia…


COSA NON VA A CESENA

1 – Sono ben 12 i gol incassati sinora dal Cesena, in media un gol e mezzo a partita (solo Cittadella e Frosinone hanno fatto peggio). In queste prime 8 uscite solo due volte la truppa di Mignani è riuscita tenere la propria porta inviolata (con Catanzaro e Palermo). Palesi le lacune (probabilmente strutturali) sinora evidenziate sulle palle inattive, ma dietro i problemi sono anche su altri fronti
2 – Sinora, il tandem Bastoni-Calò, ha viaggiato pesantemente sulle montagne russe. Sfoderando notevoli limiti in fase di rottura, di non possesso palla. Il Cesena, se attaccato per vie centrali, va spesso in difficoltà. In apnea. Manca probabilmente un De Rose più giovane. Un giocatore alla Pestrin, alla Coppola. Un ‘cagnaccio’ che sappia fare filtro
3 – Salvo rare eccezioni, sinora i titolari (o presunti tali), hanno – chi più, chi meno – rispettato le attese di inizio stagione. Ad essere mancati pesantemente, invece, al momento sono state diverse cosiddette seconde linee. Come Ceesay. Come Celia. Come la nebulosa Van Hooijdonk. Anche quel ‘cattivone’ Curto (è sua – sigh – la squalifica più assurda di tutti i tempi…), sinora, ha combinato poco. Diciamo pure pochissimo
4 – Mignani? Non ha fatto male: 11 punti per una matricola (seppur ambiziosa) come il Cesena dopo 8 gare non sono da buttare. Certo che però, certe scelte tecniche sfoderate (anche) a gara in corso dall’ex trainer del Palermo, hanno lasciato per lo meno perplessi. Se si vogliono arpionare i play-off anche il condottiero del Cavalluccio deve fare di più. Molto di più…
5 – Un pari (Palermo) e tre ko (Sassuolo, Spezia e Pisa): il primo – seppur parzialissimo – rendiconto esterno bianconero fa rima con film horror. O quasi. Se a Pisa il Cesena ha meritato di perdere, nelle precedenti tre uscite i bianconeri avevano però fatto un figurone. Lontano dal Manuzzi serve più cattiveria, più furbizia, più concretezza.