Ma il Cesena aspetta la vera Vecchia Signora
Aspettando la Vecchia Signora. Quella vera, però. La Juventus dei Grandi. La Juventus che gioca a Torino. La Juventus gonfia di trofei. Mica la Juventus farlocca. Mica questa tristissima Juventus Next Gen senza big. Senza storia. Senza passione. Senza obiettivi concreti. Senza tifosi. Ecco, sì. SENZA TIFOSI.
Domenica prossima, come noto, il Cesena di mister Toscano (già promosso matematicamente in Serie B) salirà al Moccagatta di Alessandria per affrontare l’Under 23 guidata da Brambilla. Per provare a continuare la sua marcia inarrestabile verso la Storia. Per cercare di mettere in saccoccia altri record. Per regalare altre gioie al Popolo Bianconero di Romagna.
Ecco, il Popolo Bianconero. Quando a un seguace del Cesena gli si dice ‘Juve’, la mente, non può non volare subito a tutte quelle indimenticabili sfide andate in scena sui dorati palcoscenici della Serie A. A tutte quelle sfide che riempivano di orgoglio tutta la Romagna che viveva a pane (pardon, piadina) e Cavalluccio. Ed allora – qui mi rivolgo a tutti quei tifosi che hanno già superato abbondantemente la cinquantina – chi se lo scorda più quel leggendario 21 marzo 1976?
Quella domenica pomeriggio, alla Fiorita, si giocava una delle otto partite della 22esima giornata di A. E, al cospetto del Cesena di Marchioro, si materializzò per l’appunto la Juventus di Parola. Una Juventus capolista (+5 punti sul Toro, 2°) e già lanciatissima – si pensava all’epoca – verso la conquista dello Scudetto. Doveva vincere la Vecchia Signora, quel giorno. Ed invece, in riva al Savio, successe l’inimmaginabile.
La Madama passò in vantaggio quasi subito, all’11'. Grazie a un diagonale di Damiani che non lasciò scampo a Boranga. Per Capello & Friends sembrava l’inizio di un’altra giornata da ricordare. La ripresa, però, regalò la veemente reazione romagnola. Una reazione ‘targata’ Giuliano Bertarelli. Fu proprio l’attaccante di Lagosanto, in dodici minuti (48' e 60'), a battere due volte Zoff. E a mandare in estasi una città intera.
Chissà quando (anzi, se) il Cesena potrà mai sfidare di nuovo la Juventus dei Grandi. E chissà quando (anzi, se) il Cesena potrà festeggiare di nuovo un’altra giornata così. Già, chissà. Nel frattempo, dietro l’angolo, per il Cavalluccio ci sono soltanto dei baby gobbi che faranno di tutto per fare uno sgambetto al Cesena. Che ci volete fare? Bisogna accontentarsi, in riva al Savio. In attesa di tempi migliori. Tempi (forse, si spera) targati America.