Cesena campione d'Italia Under 17
Finisce così, col tricolore, la stagione stupenda, potremmo dire persino perfetta, del settore giovanile del Cesena Fc. Con un bellissimo gol di Tommaso Casadei al 14' del secondo tempo i bianconeri in finale scudetto hanno sconfitto il Padova per 1-0 e portano in trionfo a fine partita il tecnico Filippo Masolini. Si tratta del primo tricolore targato Cesena Fc e del terzo titolo stagionale dopo quelli conquistati dalla Primavera 2, ovvero vittoria del campionato e Supercoppa, anche se probabilmente di minore importanza.
La cavalcata dell'Under 17 di Masolini è solo l'ultima testimonianza, in ordine cronologico, del grandissimo lavoro svolto dalla vecchia dirigenza in 4 anni: vietato dimenticarsi che di questi tempi, nel 2018, tutto il castello dell'Ac Cesena stava crollando e chi è arrivato dopo - ovvero il Martorano - è dovuto ripartire dalle macerie, dai cocci lasciati a causa dei disastri di chi c'era prima.
Ecco, il Martorano. Oggi potremmo persino scrivere che in un certo senso è anche il Martorano ad essersi laureato campione d'Italia. Perchè la programmazione, la pianificazione e l'esperienza provengono tutte dalla società biancazzurra. Il grande merito di Daniele Martini è stato quello di aver fatto tesoro di tanti lustri di esperienza col settore giovanile e aver sfruttato questo bagaglio per raggiungere obiettivi più ambiziosi con i mezzi più potenti che i soci del Cesena Fc gli avevano offerto. La prima mossa è stata quella di riconoscere le competenze "sopravvissute" dallo tsunami della vecchia società e conseguentemente piazzare prima Lelli a capo del settore giovanile e contemporaneamente affidarne la direzione tecnica a Davor Jozic.
Quello stesso Jozic che un paio di settimane fa è stato vittima di un brutto episodio: su un mediapartner locale ne era stata annunciata la partenza (nonostante anche i sassi sapessero del suo contratto pluriennale in essere fino al giugno 2023), salvo poi ritrattare tutto il giorno successivo. Queste veline non sono mai casuali ed una notizia del genere indica che chi gestisce ora l'area tecnica bianconera intende proseguire con un brusco strappo rispetto al percorso fin qui intrapreso.
Tale scelta sarebbe testimoniata anche dalla decisione di non allestire una rappresentativa Under 18 in virtù degli alti costi da sostenere per trovare un campo omologato e per completare l'eventuale rosa U18. Motivazioni decisamente risibili, specie di fronte alla prospettiva di lasciare tanti ragazzi questa sera protagonisti della vittoria del tricolore fermi o quasi per un anno: quasi impossibile vederli già protagonisti la prossima stagione nella Primavera 1, un campionato che richiede una maturazione fisica (ancor prima che tecnica) che pochi tra i ragazzi di Masolini possono già dimostrare.
D'altro canto per allestire una Under 18 servirebbero rinforzi e i riforzi da altre società costano per non parlare della grana campo. Già c'è da sistemare quello per la Primavera 1: se giocasse al Dino Manuzzi non potrebbe certo pagare l'affitto come richiesto al femminile mentre per Villa Silvia bisogna prima risolvere il braccio di ferro col Comune.
Insomma, stasera bisogna fare i complimenti a Masolini, Jozic, Lelli, Martini, a tutta la vecchia dirigenza e naturalmente ai ragazzi. Però domattina sarà già ora di lavorare per garantire un futuro chiaro, o per meglio dire una continuità, a questi successi. La parziale buona notizia: un ruolo di primo piano sarà ricoperto da Matteo Mariani, attualmente coordinatore del settore giovanile. Proprio Mariani è stato uno di quelli più attivi nello spiegare alla nuova dirigenza che la collaborazione con Jozic è stata una delle chiavi del successo bianconero.