Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur
1. Il compito più difficile per un buon dirigente, quello che lo caratterizza come leader è il saper prendere decisioni efficaci senza farsi travolgere dai flussi di emotività dilagante che lo circondano.
2. Ora in una ipotetica riunione del “board” del Cesena FC – ricordate sempre internet, impresa ed inglese – una serie di navigati dirigenti di Wall Street starà analizzando la situazione a 360 gradi per capire se e dove sia più opportuno intervenire.
3. La prima considerazione è forse la più ovvia: una squadra che nel girone d’andata ha vinto 7 partite e chiuso al sesto posto qualche buona qualità la dovrà avere. Adesso sta andando tutto male – anzi malissimo – ma i giocatori e l’allenatore sono sempre quelli. Si dovrà quindi capire cosa è cambiato da metà novembre ad oggi.
4. È bene sottolinearlo, l’emotività generata dallo scempio di Carrara, con i toscani che hanno disputato poco più che un allenamento – e lo dimostra il gol di Stiven Shpendi, uno che fino ad ora ha dimostrato di vedere la porta solo col canocchiale quando la palla scotta veramente – porterebbe ad affrettare la decisione sull’esonero di Mignani. Che sarebbe pienamente giustificato.
5. Ma quale sarebbe in questo momento l’alternativa? Bisoli e Castori e Angelini sono sfumati. Promuoviamo Campedelli dalla Primavera consapevoli che Bamonte ha ormai abbandonato il calcio giocato? Chiediamo aiuto a Ballardini? Arrigoni allena ancora? Insomma le alternative non sono poi molte.
6. Però prima o poi qualcuno di questi lupi di Wall Street – chissà chi farà Di Caprio e chi Margot Robbie – farà notare che il budget del Cesena quest’anno è di 13 milioni di euro, sesto di tutta la B esclusi gli incentivi all’esodo, più che doppio rispetto a neopromosse come Juve Stabia e Mantova, e che quindi anche solo parlare di semplice salvezza non sarebbe proprio coerente con i KPI (che sarebbero gli obiettivi per chi non conosce bene l’italiano) fissati ad inizio stagione.
7. Ricordiamoci che gli americani ragionano così: spendo x e punto a raggiungere y. A volte non ci riesco perché so che mi assumo un rischio: maggiore è questo rischio, tanto più grande sarà il guadagno, ovvero la differenza tra y e x. Della figuraccia di Carrara, di Calabro che ci percula e di tifosi rimasti a casa perché senza tessera a loro non frega nulla.
8. Allora, budget più che discreto, prima parte di campionato positiva, mese di dicembre del tutto negativo. È mancato lo Shpendi forte, Cristian. Ma tre partite senza mai tirare in porta possono essere giustificate con una, pur pesante, assenza? Assolutamente no.
9. Toglietevi per un attimo dalla testa l’immagine di Margot Robbie e provate a rispondere a questa domanda: è solo un problema tattico? Potrebbe sembrare così in effetti: ogni volta che il Cesena va sotto mostra zero idee su come costruire giocate pericolose, i giocatori si nascondo in campo pur di non ricevere palla e la facilità con cui si subisce contropiede è disarmante. Però perché non succedeva fino a due mesi fa? Insomma, il 3-5 con la Samp per una questione di centimetri non è stato 4-4, decisamente altra musica rispetto allo scempio di oggi.
10. Ok, il board non sta decidendo se bombardare l’ultimo ospedale ancora attivo in una zona di guerra e rapire il primario. Quello lo fa l’esercito con la stella di David a Gaza e forse dal loro punto di vista è una decisione presa senza tante preoccupazioni. Nel caso del Cesena FC per fortuna non si decide della vita o della morte di nessuno. Però, anche se non sono potuti venire allo stadio dei Marmi a causa dei soprusi della tessera, là fuori ci sono tanti tifosi che hanno passato un dicembre non propriamente entusiasmante. Che la notte quindi porti consiglio…