Avrebbe senso esonerare Mignani ora?

La caduta libera del Cesena pare ormai inarrestabile. Incontrollabile. E il trainer bianconero, nelle ultime settimane, ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. Però…
30.12.2024 12:10 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Avrebbe senso esonerare Mignani ora?

Juve Stabia. Cremonese. Carrarese. Tre sconfitte nelle ultime tre partite. Zero gol fatti. Zero gioco. Zero idee. Zero cazzimma. Zero cuore. E tanta confusione. Tantissima confusione. In campo. In panchina. Dentro lo spogliatoio. E pure nella stanza dei bottoni. La caduta libera (a 360 gradi) del Cesena pare ormai inarrestabile. Incontrollabile. E, dinnanzi a questa involuzione (tecnica, atletica, mentale) che ha fagocitato Kargbo & Friends nell’ultimo mese (nel conto di questo disastro in salsa bianconera dobbiamo infatti metterci anche il doppio evitabilissimo ko maturato a Frosinone e Bari…), nemmeno quel tesoretto di 5 punti sulla zona rossa riesce a risollevare un po’ gli animi in riva al Savio. No, nemmeno quel tesoretto. Visto che, questo bolso e triste Cesena, sembra solo il lontano parente di quello spumeggiante e propositivo ammirato nella prima parte di stagione. Visto che, l’onda lunga dell’effetto promozione, è già da evaporata da tempo. Visto che il sempre più attapirato Mignani, nelle ultime sei uscite (sette se dentro ci metto pure la Caporetto di Coppa con l’Atalanta), tra scelte tecniche fallimentari ed harakiri a livello di gestione del gruppo, ne ha azzeccate davvero poche. Ecco, Mignani. Domandone da un milione di euro: avrebbe senso esonerarlo adesso con il Cavalluccio a metà classifica, in piena zona tranquillità? Forse non avrebbe senso. Perché il Cesena non è il Sassuolo, che deve andare in A ad ogni costo. Perché in giro, di allenatori liberi e a un costo accessibile che fanno il caso del Cesena, non ne vedo poi molti. E poi anche perché, questa benedetta sosta, potrebbe regalare al trainer bianconero un po’ di tranquillità. L’occasione per ricaricare le pile, per meditare sui tanti gravi errori commessi (anche) nelle ultime settimane. Ecco, gli errori commessi da Mignani. E qui, ripensando al domandone da un milione di euro di cui sopra, forse potrei rispondere sì. Potrei rispondere che forse avrebbe senso esonerare Mignani. Un Mignani che, nelle ultime settimane, è riuscito – faccio qualche semplice esempio, eh – nell’impresa di defenestrare Ciofi, far intristire Berti, (ri)dare spazio a Bastoni, (ri)umiliare Pieraccini, farsi ‘sottomettere’ da Prestia. Esonero sì? Esonero no? La società, al momento, pare orientata verso il no. Anche se, qualora Mignani dovesse rimanere al suo posto, alla riprese delle ostilità il 12 gennaio con il Cittadella al Manuzzi, con il fondamentale ritorno in campo di bomber Shpendi e – si spera – con l’arrivo di un paio di innesti di categoria (a questo Cesena servono come un pane un leader di centrocampo e un’altra punta in grado di vedere la porta), mi pare evidente che il tecnico genovese dovrà darsi una bella svegliata. Cambiare immediatamente registro. E rispondere subito con i fatti a chi lo considera un allenatore con delle grosse lacune caratteriali. Un allenatore - ehm ehm - non da Cesena. Un allenatore troppo vessato da Artico. Ah, giusto: Artico. Chiudo questo pezzo con una brevissima riflessione – altro giro, altra domanda – su Artico. Mangraviti, Curto, Bastoni, Calò, Ceesay, Celia, Mendicino, Antonucci, Tavsan, Van Hooijdonk: che valore aggiunto hanno portato al Cavalluccio tutte queste new-entry regalate dall’ultima sessione di mercato? A voi la risposta. E buon fine 2024 a tutti.


PS 1: Quelli che… Mignani sì (ma solo fine a giugno, poi via!)
PS 2: Quelli che… Mignani no

PS 3: Quelli che… Artico sì (ma solo fine a giugno, poi via!)
PS 4: Quelli che… Artico no