Prestia ancora a secco: “Il gol arriverà ma a me interessa non prenderli. Che affiatamento con Gigi e Andrea”
Dal Sestri Levante al Pineto, da una neo-promossa all’altra: l’obiettivo è non ripetere gli errori della gara contro i liguri e riprendere la marcia. Dopo sei vittorie di fila, il pari contro i rossoblù ha un po’ frenato i bianconeri, ma vincere all’Adriatico potrebbe essere il modo migliore per mettersi alle spalle il piccolo passo falso di domenica scorsa. Ci avviciniamo al match con le parole, concesse in esclusiva a Tuttocesena.it, di uno dei pilastri della difesa bianconera, Giuseppe Prestia.
Il mezzo passo falso con il Sestri lascia l’amaro in bocca. Ma non c’è più tempo per pensarci, con il Pineto bisognerà ripartire.
“Dal mio punto di vista va dato merito al Sestri Levante che ha approcciato davvero bene la partita. Arrivavano da ultimi in classifica ma magari a fine campionato si salveranno tranquillamente. Non hanno giocato da ultimi, forse anche per demeriti nostri, ma hanno fatto un’ottima gara e sono stati premiati”.
La gara in Abruzzo è di quelle da non sottovalutare. In casa il Pineto ha fin qui ottenuto tre vittorie e un pareggio, subendo appena una rete delle sei totali al passivo.
“Sarà una gara simile a quella con il Sestri. Domenica scorsa abbiamo affrontato una squadra affiatata e con un buon gioco, lo stesso vale per il Pineto. Lo scorso anno hanno vinto il campionato e hanno mantenuto l’ossatura di quella rosa con diversi giocatori di qualità. Dovremo stare attenti e affrontare la partita da Cesena, come sappiamo. Se lo faremo non potrà che andar bene”.
A proposito di fase difensiva, quella del Cesena è rodata e affiatata. ‘Ciofi, Prestia, Silvestri’ è ormai diventata una filastrocca. Siete una sicurezza, anche se va corretta qualche sbavatura.
“Abbiamo preso quattro gol da palla da fermo, per tracciare un bilancio bisogna partire da questo. Dobbiamo stare più attenti alle palle inattive. Io, Luigi e Andrea siamo tre giocatori importanti e affiatati. Anche chi ha avuto meno possibilità però sta bene e ci darà una grossa mano. Speriamo di subire meno gol e di migliorare nel corso del campionato, stiamo lavorando per questo”.
Dalla difesa all’attacco, i 24 gol fatti fin qui testimoniano un potenziale offensivo incredibile e che forse non è stato nemmeno espresso al massimo.
“Solo in un paio di partite abbiamo avuto tutti a disposizione, quindi sicuramente si può fare ancora meglio. Il mister, in base alla gara e all’avversario, può scegliere tra le tante caratteristiche a disposizione. Abbiamo quattro o cinque attaccanti di prima fascia ed è un patrimonio che bisogna riuscire a valorizzare”.
Lei stesso, lo scorso anno, è stato un fattore importante in zona gol. Lo si è visto anche nei play-off ed in particolare nella trasferta a Lecco, quella dell’illusione. Quest’anno, per adesso, ha ‘lasciato spazio’ a Ciofi: speriamo di rivederla presto esultare, magari con un esito diverso della stagione…
“Ho avuto fin qui qualche occasione ma non l’ho ancora messa dentro. Da un mio colpo di testa è nato un gol di Andrea e sono contento. Per la mole di occasioni che creiamo da calcio piazzato sono certo che prima o poi il gol arriverà anche se, devo essere sincero, preferisco più che altro concentrarmi sul non prenderli”.
A proposito dell’anno scorso, per lei è stato peggio non vincere il campionato o i play-off?
“Senza dubbio non vincere il campionato. Abbiamo avuto diverse partite che avremmo potuto portare a casa e invece abbiamo pareggiato. Penso al Fiorenzuola, ma ce ne sono anche altre. Non essere arrivati primi è ancora un grosso rammarico”.
Nella sua carriera ha conquistato una promozione dalla C alla B con la maglia dell’Alessandria. Rivede qualcosa di quella squadra in questo Cesena?
“Per me siamo ancora più forti di quell’Alessandria, è una squadra più completa. Ci rivedo qualcosa per quel che riguarda le potenzialità del reparto offensivo, possiamo sicuramente ripetere quel percorso”.
Molti di voi sono al secondo anno in bianconero. Pensa che alla lunga questo possa risultare determinante?
“La buona partenza è frutto proprio di questo. Conoscerci ha rappresentato un vantaggio rispetto a squadre assemblate tardi come la Spal o il Perugia. La nostra bravura deve stare nel continuare a insistere e nel capire che ogni partita è fondamentale fare punti”.
Lei è molto amato dal pubblico bianconero, viene considerato un simbolo della squadra. Sente questa responsabilità?
“Tra un mesetto farò trent’anni, percepisco questa responsabilità e la accolgo volentieri. Ringrazio i tifosi perché ci stanno sempre vicino, lo sentiamo in ogni gara, anche lontano dal Manuzzi. Io cerco sempre di dare il massimo e di avere un comportamento consono a una squadra come il Cesena che è importante non solo in C ma anche in B. Mi piace avere responsabilità e me le prendo”.