Maglie dedicate a Pantani all'asta: idea buona, marketing cattivo
Si è conclusa ieri l'asta delle maglie indossate (e successivamente autografate) dai giocatori bianconeri la scorsa settimana in occasione di Cesena-Arezzo. Quelle che, per intenderci, mostravano la toppa (patch, per gli anglofoni) dedicata a Marco Pantani nel ventennale della scomparsa dello scalatore romagnolo nato proprio a Cesena.
La maglia più combattuta e col prezzo più alto è stata quella del portiere Matteo Pisseri, non a caso: durante Cesena-Arezzo l'estremo difensore dei romagnoli ha conquistato il primato di imbattibilità del Cesena per la serie C, oltrepassando il muro degli 800 minuti senza subire gol. Rete che sarebbe arrivata solo il turno seguente, contro il Sestri Levante. Per la maglia blu di Pisseri, numero uno, sono stati raccogli 364 euro.
Pisseri è stato seguito da Prestia (345), quindi Pieraccini con 328 e Francesconi che con 315 ha staccato di un solo euro Corazza (314). Per aggiudicarsi una maglia è stato comunque necessario offrire ben più di 200 euro: Saber 214, Piacentini 216, Ogunseye 217 e Donnarumma 220 quelle più economiche, dove probabilmente la parola "economiche" suona con un eufemismo.
L'iniziativa a prima vista risulta interessante, una bella opportunità per i tifosi di conservare un cimelio e al tempo per la società per monetizzare: questa volta la proprietà del Cesena Fc ha incassato circa 3500 euro. Considerando che il Cesena ha annunciato che dal prossimo anno questa asta, in collaborazione col sito MatchWornShirt, diventerà una consuetudine, si potrebbe prospettare un incasso annuo aggiuntivo tra i 70 e i 100mila euro: una cifra non proprio trascurabile. Anche il sito riporta chiaramente che i soldi raccolti saranno usati per la "crescita e sviluppo del club e per ulteriori progetti".
Qual è però il problema? Che la piattaforma MatchWornShirt non è propriamente amata dai collezionisti, per svariate ragioni. Il primo - e su questo le lamentele sono fioccate anche sul nostro canale Telegram - è che le maglie vengono spedite dall'Olanda. Esattamente: dal Dino Manuzzi arrivano nei Paesi Bassi e poi sono rispedite ai vincitori, presumibilmente romagnoli: un utente lamentava 29 euro di spese di spedizione.
Il secondo, e forse più grave problema, sono le tasse aggiuntive: tra Iva e commissioni del sito, sempre secondo un utente del nostro canale, si arriva a spendere il 32% in più rispetto a quanto offerto oltre alle spese di spedizione. In pratica anche per le maglie più economiche, quelle da 220 euro, sarebbe stato necessario sborsare più di 300 euro.
Certo, con MatchWornShirt lavorano le principale squadre di calcio del mondo: per intenderci le maglie del Milan, indossate in occasione della sconfitta di domenica scorsa col Monza, al momento vanno via per 1000 euro l'una. Ma parliamo del Milan, con offerte letteralmente da tutto il mondo. Il Cesena è qualcosa di diverso: anche le maglie bianconero sono ambite ed amate in tutto il mondo, ma il nostro mondo è la Romagna. Si tratta di piccoli/grandi dettagli che un marketing più attento avrebbe potuto notare ed attuare: un marketing più romagnolo, più cesenate.