Toscano bluffa, Sottil passa, Artico folda, Melby rilancia: il poker a Cesena
La partita a poker che si sta giocando al tavolo del Cesena è quella di un piatto per ora povero, come sta capitando un po’ a tutte le squadre che quest’anno erano in LegaPro, a partire dall’Ancona.
John e Michael Aiello stanno giocando contro Mike Melby, che non è assolutamente allineato ai due fratelli come invece si scriveva solo un paio di settimane fa, soprattutto sul budget: non è ancora chiaro come verranno ripartiti gli investimenti della stagione a venire e non si è ancora definito il massimale di spesa.
L’iscrizione è arrivata grazie a Pubblisole, ma se John Aiello sognava una stagione in B da 25 milioni di euro non basta nemmeno un’ottima raccolta sponsor. Chi mette i soldi e quanti: siamo ancora alla solita, vecchia storia. E il ds Fabio Artico inizierebbe a far sentire la propria voce. L’anno scorso era intervenuto proprio Melby a mettere benzina al motore bianconero... potrebbe anche farlo di nuovo, ma a quel punto sarà la fine della gestione Aiellos.
La poca chiarezza su chi comanda e chi paga nel Cesena non favorisce nemmeno l’arrivo di un direttore generale. I nomi ci sarebbero anche: Carlo Osti - legato a D’Aversa -, Corrado Di Taranto - difficile che rinunci a un anno garantito alla S.P.A.L. per un Cesena indeciso - e Diego Foresti che potrebbe andarsene da Catanzaro.
In tutto questo Domenico Toscano può anche prendersi tutto il tempo che vuole. O, meglio, può far finta.
Il Catania gli offre due anni più opzione a 130mila euro a stagione. Il Padova, nonostante le intenzioni del ds Mirabelli, non può per ora pareggiarla. Ma Toscano aspetta Vicenza-Carrarese: se i veneti dovessero fallire la promozione il tecnico calabrese rimarrebbe la prima opzione e ci sono margini per battere l’offerta dei siciliani.
E mentre aspetta, può far passare anche l’idea che, in fondo, un anno sabbatico a 200mila euro non è nemmeno male, mettendo così pressione su Artico.
E mentre il tempo passa, il primo allenatore che si è sfilato è Andrea Sottil. Più no, che ni, il tecnico ex Udinese avrebbe capito che grande è la confusione sotto il cielo di Romagna e si continua a guardare intorno. Questo ha fatto passare in pole position Roberto D’Aversa - 320mila euro netti - che ha però in testa la difesa a 4 obbligatoria: bisognerebbe mettere mano pesantemente alla rosa bianconera e non è detto ci siano i soldi. In pista rimane anche Leonardo Semplici, che sarebbe quello meno costoso.