In ricordo dell’avvocato Chiesa
1. I primi (s)punti post Verona non possono che essere dedicati al commiato per l’istrionico avvocato, Riccardo Chiesa, cesenate e prima ancora romagnolo.
2. Chiesa ci ha lasciato una grande lezione: non è necessario avere le stesse opinioni sull’intero scibile umano per identificare un minimo comune denominatore in grado di unirci e farci sentire parte della stessa famiglia.
3. Dall’unità romagnola, culturale e politica, patrimonio ben più importante di una semplice diatriba politica, fino all’amore per il Cesena, dove pur sono assai frequenti gli spigoli (era nota la sua passione per Salvetti, al contrario non propriamente amato dai fan di Castori). Eppure con le sue parole ci siamo sempre sentiti tutti romagnoli e tutti bianconeri.
4. Ci sarebbe anche l’aspetto nostalgico, con l’avvocato Chiesa opinionista di una trasmissione, Il bianco e il nero, che non esiste più come Novantesimo minuto e che ha segnato un’epoca. Ma forse questo è solo un ricordo personale da boomer, termine che magari non sarebbe nemmeno troppo andato a genio all’avvocato. O meglio, che sarebbe stato sicuramente tradotto in dialetto dall’avvocato.
5. Veniamo ora a Verona-Cesena, ad un successo che conterà poco ma sicuramente pone qualche mattoncino nella grande casa dell’autostima bianconera, fondamentale per proteggere la squadra in un campionato ricco di intemperie come la serie B.
6. Serve anche per Mignani che se fosse candidato alle presidenziali statunitensi sarebbe il classico underdog, quello sfavorito. Arriva come seconda scelta dopo il gran rifiuto di D’Aversa, ha modi gentili e per nulla arroganti a cui l’ambiente cesenate non era più abituato e, giustamente, sa di avere ancora tutto da dimostrare.
7. Però è ironico come la critica principale a D’Aversa fosse quella di essere un allenatore di A in prestito alla B, fatto inusuale per una società come il Cesena diventata famosa per lanciare fino ai grandi palcoscenici allenatori presi da semisconosciuti in B. Ora che abbiamo un allenatore da B, gli si imputa di “non saper inventare nulla ma almeno non fare danni”.
8. Mentre questa squadra è ancora in costruzione di danni Mignani per il momento non ne ha fatti, nemmeno quando ha stravolto le posizioni in campo di alcuni punti di riferimento della passata stagione, dimostrando che nulla è scritto nella roccia.
9. È presto, la Coppa Italia non conta nulla, Verona-Cesena è meno importante di Cesena-Carrarese, non bisogna uscire nelle ore più calde e bere tanto e mangiare molta e frutta. In fondo è normale ricercare conforto e sicurezza nella routine, nella ripetizione. Però se domini tre quarti di partita in casa di una squadra di A forse capisci che te la puoi giocare. Non che vincerai, non che sarà facile ma almeno potrai provare a dire la tua anche al piano superiore.
10. Ecco, il mondo non è finito con Mimmo Toscano. Poi potremo pubblicizzare tutte le petizioni del mondo per giocatori bravi quanto volete ma che nel momento critico della scorsa stagione hanno preteso e ottenuto importanti rinnovi di contratto: non parliamo di operai lasciati a casa senza lavoro né preavviso. Possiamo anche gettare un po’ di dubbi su Mignani in attesa che le cose vadano bene – in fondo è sempre bene essere avari di certezze, soprattutto nel calcio – ma esiste un Cesena Fc anche senza quello che schierò Luca Lewis titolare.