La noia
1. Domanda: dove lo abbiamo visto prima d'ora un Cesena così devastante come questo di Toscano II?
2. Risposta: da nessuna parte. Mai, a memoria, si ricorda un dominio tecnico, tattico e fisico del genere. Tale da rendere quasi noiose le partite.
3. Toscano e Artico hanno fatto un doppio miracolo nel produrre questa meraviglia perchè non partivano da zero come tutte le altre squadre bensì dalle scorie dei playoff persi contro il Lecco.
4. Alla prima giornata, dopo la sconfitta di Olbia, la maggioranza dei tifosi era a favore dell’esonero di Toscano. Va ricordato, perchè quello è stato il punto più basso di sempre. È stato il salto della catena di Pantani ad Oropa. Poi è partita la rimonta.
5. In quel periodo a Cesena regnava il far west: giornalisti nostalgici di Robert Lewis insultavano Artico e criticavano il mercato, strategie di marketing rivedibili innalzavano reti in curva e alzavano il prezzo degli abbonamenti, i giocatori più rappresentativi chiedevano il prolungamento del contratto e dall’America non si faceva vedere nessuno.
6. Quando le cose hanno iniziato ad andare meglio sono ritornati anche gli americani. Che i soldi li hanno sempre messi, sia chiaro. Anzi, forse quella è l’unica cosa chiara relativamente alla gestione aziendale.
7. Che poi, lo sanno tutti, non si critica un’azienda quando è nel suo momento di massimo splendore. Soprattutto in Italia. Nemmeno se qualche domanda sul cosiddetto “businesse plan” sarebbe più che mai legittima.
8. Stasera in tribuna c’era il possibile, de facto, terzo co-presidente, Jurgen Klinsmann, fresco di esonero dal ruolo di Commissario tecnico della Corea del Sud. Il primo è Aiello, il secondo è Scotto. Ma del titolo di Scotto lo abbiamo scoperto solo dal bilancio recentemente depositato. Nemmeno il sito del Cesena lo riporta correttamente.
9. Per ogni italiano che si rispetti – quindi non per gli interisti – il faccione di Klinsmann rimarrà sempre associato alla notte del 4 luglio 2006. Dovremo davvero abituarci a vederlo dettar legge anche in Romagna?
10. La B sembra alle porte, con un aumento delle entrate del 150% rispetto ai 4 milioni di Euro garantiti dalla serie C, senza considerare quello che potrebbe arrivare dal mercato. Eppure per fare un buon campionato è necessario operare in perdita. Troviamo un senso in tutto questo?