Millennium bug
1. Era l’anno della maturità e ovviamente me lo ricordo molto bene, quel 2000. In radio imperversavano i LunaPop e Paola e Chiara, Saddam e Slobo erano ancora al potere e il Cesena di Walter Nicoletti si divertiva in serie B. Ancora nessuno, o quasi, immaginava quello che di lì a poco sarebbe successo, a Cesena e nel mondo.
2. Perché partire da quel Cesena di 24 anni fa? Perché certe analogie con il Cesena di Mignani sono quasi incredibili.
3. Quel Cesena, come quello odierno, giocava senza pressioni: nessuno chiedeva la luna e ci si accontenta di una semplice salvezza tranquilla. Che vuole dire giocare senza acqua alla gola, senza paura di sbagliare e senza la foga di chi deve dare per forza il tutto per tutto in campo.
4. Quel Cesena, come quello odierno, aveva interpreti dai piedi veramente raffinati. Bianchi come Berti, Taldo e Campolonghi come Kargbo e Shpendi, Barollo come Antonucci.
5. Quel Cesena, come quello odierno, aveva un portiere quantomeno divisivo (per una volta parliamo solo di quanto espresso sul campo da gioco): Scalabrelli e Pisseri, bravi ma non impeccabili. Criticati da una parte di tifoseria e altamente apprezzati dall’altra.
6. Ma c’è di più: quelle squadre in comune hanno il giocatore che non c’entra nulla. Ai tempi era il rumeno Pancu, oggi è Klinsmann. La bomba rumena deflagrò violentemente a Pistoia quando perse la palla del 3-1 ma aveva già fatto danni per tutta la stagione; quella tedesca per il momento produce solo un ticchettio angosciante.
7. E per finire quella squadra, proprio come questa, aveva un allenatore estremamente preparato – Walter era un grandissimo signore anche fuori dalla panchina – ma in campo mancava di un vero leader e soprattutto non disponeva della personalità necessaria per congelare le partite al momento giusto.
8. Guardiamo alla strepitosa vittoria di oggi, straripante, fantastica e soprattutto meritata: potrà mai essere possibile mostrare paura sul 3-0 e subire un’involuzione del genere?
9. Certo, ci sono anche gli avversari, un calo può essere fisiologico e tutte quelle belle cose che ci potremmo raccontare se si fosse trattato di un episodio a sé, di una partita anomala e non di un trend ben presente da inizio campionato.
10. Riassunto: Mignani, dopo aver pesantemente rifondato la squadra in estate, sta facendo un grandissimo lavoro e ci sta regalando ampi momenti grande calcio. Però in serie B senza continuità non si va da nessuna parte e solo con i “momenti” di grande calcio non si va da nessuna parte alla lunga distanza: per informazioni citofonare a Massimo Drago o a chi si ricorda del compianto Walter Nicoletti.