Pisseri Oppenheimer
Figli della stessa rabbia
(Che paura vi fanno i morti)
1. La paura fa 90. Anzi, no: quelli sono i punti che deve fare il Cesena per la matematica promozione. Sono 4 vittorie ed un pareggio nelle rimanenti 7 gare, di cui 3 tra le mura amiche. Difficile? Certo. Fattibile? Sì.
2. In realtà c’era tanta paura questa sera al calcio d’inizio. E se non proprio paura almeno alta pressione, nata dal secondo gol di Ruocco che ha permesso ieri pomeriggio alla Torres di conquistare la sesta vittoria consecutiva, ai danni dell’Entella, e di accorciare temporaneamente a -6.
3. Invece il Cesena è stato monumentale nell’entrare in campo con la massima concentrazione e nell’eseguire alla lettera il piano di Toscano. Un piano che cambia di giornata in giornata, un vestito diverso per ogni occasione.
4. Stasera l’ordine era quello di attendere bassi gli umbri per poi recuperare palla ed innescare la dinamite nei piedi di Adamo, Berti, Shpendi e soprattutto Kargbo. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, con il Gubbio tostissimo a centrocampo e con Francesconi e De Rose costretti a rincorrere anche le ombre.
5. Il Cesena non ha mai perso la testa e, dopo un primo tempo di sacrificio chiuso comunque in crescendo, nella ripresa l’ha vinta proprio con questo schema: palla recuperata e ripartenza per i fantastici 4. E pazienza se per una sera Kargbo è andato un po’ a vuoto.
6. Va ricordato che all’andata – Olbia a parte – Carrarese e Gubbio furono le due squadre a mettere maggiormente in difficoltà il Cesena. La vittoria di stasera ha detto che Carrara è stato un episodio e contro gli umbri il Cesena ha saputo far valere la propria superiorità anche a livello di singoli, con un Pisseri in versione paratutto.
7. Tre parate decisive in una sola partita probabilmente quest’anno non si erano ancora viste. Ma la chiudiamo qui, tanto è chiaro dove poi andremmo a finire con questi discorsi.
8. Allora torniamo in tema e diciamo che la paura è stata scacciata: il Cesena sa che può smettere di guardare ai risultati della Torres. Il Cesena è una squadra che se gioca in undici contro undici non deve temere niente. Non a caso la terza in classifica è 20 punti sotto (e ne mancano 21 alla fine).
9. Stasera, come per magia, i ruoli tra Cesena e Torres si sono di nuovo invertiti. La frustrazione è nuovamente calata in Sardegna con i rossoblu consapevoli che un’altra giornata è passata, il distacco è immutato e che più si va avanti, più la rimonta sarà difficile.
10. Ora si va a Pesaro, trasferta corta, comoda ed importantissima perché si rimarrà fuori dallo stadio. Sarà importantissimo essere in tanti, a migliaia, e far tremare l’impianto: non serve biglietto, non serve permesso, serve solo amore incondizionato.