Road to Tolentino

25.08.2024 01:38 di  Stefano Severi   vedi letture
Road to Tolentino

1. Tutto come previsto. Il Cesena questa volta affronta giocatori non di serie C e tutti i problemi di questa squadra vengono naturalmente alla luce del sole. 

2. Ne abbiamo per tutti i gusti: allenatore, mercato e singoli. Ognuno di questi tre settori va analizzato e processato separatamente per spiegare la sconfitta del Mapei Stadium.

3. Partiamo dal tecnico Mignani che ancora una volta sembra schierare una formazione in grado di impressionare nel primo tempo per poi letteralmente sparire nella ripresa.

4. Non appena il tecnico avversario mette mano all’assetto tattico iniziale oppure opera qualche cambio il Cesena sembra affondare con una facilità tremenda. In 4partite ufficiali i bianconeri hanno subito 5 reti, più di una ogni partita, e di queste ben 4 sono arrivate nella ripresa. Forse anche qualcosa in più di un campanello d’allarme.

5. Discutibile appare anche la scelta di schierare Ciofi centrale difensivo al posto di Prestia, in un ruolo per lui praticamente inedito, salvo poi rimangiarsi la scelta a metà ripresa schierando al suo posto un giocatore con le valigie in mano come Piacentini.

6. Qualcosa non funziona là dietro, qualcosa si è rotto rispetto alla passata stagione. Un anno fa Silvestri era il sostituto naturale di suo cugino Prestia. Oggi  Prestia rimedia un affaticamento nella rifinitura che mostra a tutti quanto il cugino Silvestri potrebbe essere ancora utile alla causa. Un po’ di psicologia in questi casi aiuta.

7. Poi c’è il mercato, ci sono partenti sicuri che non vengono nemmeno convocati anche se farebbero comodo visto che mancano i sostituti e ci sono partenti sicuri che entrano persino in campo. Manca una settimana alla chiusura del mercato. Vogliamo provare a rimontare le partite inserendo Celia e Francesconi o sarà il caso di prendere qualche pedina in più in avanti?

8. Ieri in curva ospiti c’era Alessandro Giovannini che a Pineto non sta trovando spazio, almeno in questo inizio di stagione. E in panchina c’era Coveri. Insomma, prima di puntare tutto sull’olandese del Bologna si poteva provare a dare spazio anche ai gioielli di casa. Almeno fino alla chiusura del mercato.

9. Infine ci sono gli errori dei singoli, talvolta imperdonabili, come quelli che hanno portato ai due gol neroverdi in occasioni delle uniche due conclusioni in porta. La sensazione è che siano stati compiuti movimenti a caso, o quasi. O comunque non spiegabili razionalmente.

10. Questa squadra ha anche fatto cose buone, ovvio. Ma è ora di cercare urgentemente la strada migliore per far fruttare un potenziale che per il momento appare ancora ampiamente inespresso.