È già domani: Aiello al lavoro per un futuro senza Lewis
È il 20 dicembre 2021. Viene apposta la firma sull’accordo che segna il passaggio del controllo del Cesena FC dalla Holding Cfc spa a JRL Investment Partners LLC, società di proprietà di Robert Lewis e John Aiello che acquisisce inizialmente il 60% del pacchetto azionario del club. Di lì in avanti, i due co-presidenti d’oltreoceano si suddividono i compiti: ad Aiello spetta la gestione economico-finanziaria, con l’intento di allargare ulteriormente il numero di investitori in JRL Investment; Lewis si occupa invece non solo della gestione sportiva della squadra, ma anche di tutti quegli aspetti pratici, di natura logistica o organizzativa, necessari nella vita quotidiana di una squadra di calcio.
Un elenco di alcuni eventi, in ordine cronologico, che si sono succeduti da allora.
Lo stesso 20 dicembre viene annunciato che uno dei più grandi attaccanti nella storia del Cesena, Massimo Agostini, farà parte del nuovo consiglio di amministrazione assieme agli stessi Lewis e Aiello, Gianluca Padovani e Lorenzo Lelli.
Tra fine gennaio e inizio febbraio 2022, a calciomercato praticamente chiuso, viene messo sotto contratto lo svincolato Dominik Frieser. Un favore ad un amico? L’austriaco è assistito dalla medesima agenzia di procuratori, More than sport GMBH, che cura gli interessi del portiere Luca Lewis, figlio di Robert… Frieser abbandonerà la Romagna in agosto senza aver lasciato traccia, Lewis junior invece viene messo sotto contratto il 4 febbraio e annunciato così da Agostini: “John Aiello ed io, senza dire nulla a Robert, abbiamo perfezionato un’altra trattativa, tesserando Luca Lewis fino a giugno. Lavorerà con il gruppo, poi a luglio vedremo il da farsi”. Ad un anno di distanza, in virtù di quanto accaduto nell’avvicendamento fra portieri in questa stagione, si potrebbe quasi azzardare a supporre che questo ‘da farsi’ sia ancora da vedere…
Il 23 aprile si dimettono i consiglieri Padovani e Lelli, lasciando presagire che JRL Investment non acquisirà la totalità del Cesena FC entro il 2024, come inizialmente previsto, ma dovrà accelerare l’operazione. Agli albori dell’estate infatti Robert Lewis dichiara che il Cesena sarebbe stato completamente americano entro fine luglio. La qualcosa non avviene. Nuove frizioni? Un annuncio fatto con troppa fretta e superficialità? Sta di fatto che il tutto si concretizza solo il 28 novembre.
All’alba della corrente stagione sportiva, viene inaspettatamente interrotto anzitempo il contratto con lo sponsor tecnico Mizuno. Il 17 giugno viene annunciato l’accordo con Kappa che si trova a dover produrre in fretta e furia le divise per prima squadra e settore giovanile. C’è il rischio che il Cesena cominci il campionato senza divisa ufficiale, scongiurato solo dallo slittamento della prima giornata. Il 28 agosto il Cesena gioca un’amichevole con il Padova indossando una divisa provvisoria, con tanto di bande laterali rosse e blu che rimandano ai colori della bandiera degli USA ma anche qualcos’altro poco gradito ai tifosi…
L’8 luglio Sebastiano Rossi, leggenda bianconera di fine anni Ottanta e grande amico di Agostini, torna a Cesena assumendo l’incarico di responsabile dell’area tecnica dei portieri. Un ruolo trasversale che in parecchie società di calcio non viene neppure assegnato… Nel frattempo non viene rinnovato il contratto al preparatore dei portieri Antonioli, altra leggenda bianconera, in favore di Fulvio Flavoni ovvero l’ex allenatore di Luca Lewis a livello di calcio giovanile, nonché più volte ospite a New York nei camp e nelle scuole di soccer organizzate dal padre Robert. L’incarico dell’amico Flavoni ha però vita breve: il 5 dicembre gli succede Cristiano Scalabrelli, anch’egli notoriamente in stretti rapporti con Massimo Agostini, nonostante fosse ben noto a tutti che la sua presenza fosse invisa a una fetta ingente e non trascurabile di tifosi. In mezzo a tutto ciò ovviamente il famigerato infortunio di Minelli, quello sì divenuto leggenda bianconera nel senso più letterale. L’impressione, stando a quanto dichiarato dall’estremo difensore bresciano, è che mister Toscano sia stato esautorato dalle proprie veci nella specifica scelta di chi schierare fra i pali.
Il 23 settembre, sul magazine ufficiale del Cesena FC, il presidente Robert Lewis scrive una lettera ai tifosi dai toni divisivi, stabilendo chi ha a cuore il Cavalluccio e chi no: “[…] ho imparato durante questi otto mesi a Cesena che ci sono tantissime persone che vogliono il bene del Cesena FC, ma c’è anche chi ci vuole proprio male pur essendo di Cesena […]”
Il 4 febbraio 2023, in occasione di Cesena-Siena, prima del fischio d’inizio gli altoparlanti dello stadio trasmettono in maniera del tutto inattesa e non richiesta l’inno nazionale italiano. Una decisione che coglie alla sprovvista i tifosi, intenti a fare i loro cori più consueti, alla quale seguirà una replica dei supporter bianconeri una settimana più tardi, a Imola.
Non ascrivibile ad una data precisa vi è invece un rigore a porta vuota sbagliato dal nuovo corso del Cesena FC: la comunicazione estera sui propri canali social, dove l’inglese utilizzato spesso e volentieri sembra estrapolato da qualche gag di Boldi e De Sica.
A tutto ciò vi è da aggiungere la sbandierata intenzione di voler arrivare il prima possibile in Serie B (leggasi quest’anno) che oggi, freschi di sconfitta interna con la Reggiana, non appare più così probabile…
Ora, voi che siete arrivati a leggere sino a questo punto provate ad immedesimarvi in John Aiello. Provate a mettervi nei panni di chi cerca di portare nuovi capitali nelle casse bianconere e di dovervi presentare a possibili investitori con questo biglietto da visita. Sareste contenti? È facile indovinare la risposta…
Aiello certo non è uno sprovveduto. Ed è da tempo alla ricerca di imprenditori che lo affianchino per garantire nuove iniezioni di liquidità. È lui ad intrattenere rapporti con il presidente della Fiorentina Commisso, tanto per fare un esempio. È lui a venire adulato dai più attenti cortigiani bianconeri che ne lodano lo sguardo ‘caloroso e sereno’ perché già hanno capito che è lui ad essere il futuro del Cesena. E insistenti voci di corridoio sostengono non abbia gradito la rottura brusca e repentina che c’è stata con la precedente compagine societaria.
Per contro, uno dei più grandi business extra calcio che era nelle intenzioni di Robert Lewis pare essersi già arenato: l’idea di realizzare grandi eventi al Manuzzi nel mese di giugno, con artisti di fama mondiale, non è di così facile realizzazione. La struttura da anni non sarebbe l'ideale per accogliere grandi produzioni internazionali. Non sarebbe quindi assurdo ipotizzare, a fronte della giusta offerta, un’uscita di scena di Lewis da JRL Investment. Anche perché non è che sia legato ad Aiello da rapporti di lungo corso. I due si sono conosciuti in una video conferenza su zoom circa un anno e mezzo prima di rilevare il Cesena. Chiaro: prima di defilarsi Lewis dovrebbe rientrare dell’investimento fatto… Che le strade, con o senza Serie B, siano comunque destinate a dividersi?