ESCLUSIVO Schiavone: “Non escludo il ritorno”
“Non escludo il ritorno”. Andrea Schiavone come l’inarrivabile Franco Califano.
Schiavone, se le dico Cesena…
“… mi si apre un mondo. Un mondo intero. Un mondo fatto di passione. Di emozioni forti. Di ricordi indelebili…”
Tre frammenti in bianconero che custodisce gelosamente nel suo cuore.
“La mia prima volta al Manuzzi con addosso la maglietta del Cesena, contro il Perugia. E poi…quel Cesena-Ternana 4-3, deciso proprio da un gol del sottoscritto. E poi ancora… quel pazzesco 2-1 in rimonta agguantato in dieci uomini col Parma, sempre davanti al nostro pubblico”.
Quella doppietta di Moncini si rivelò decisiva nella corsa ‘castorizzata’ verso la salvezza.
“Una salvezza resa vana da quel maledetto fallimento…”
A distanza di 5 anni, quel crac, resta una ferita ancora aperta. Apertissima.
“Lugaresi tenne nascosta la verità sullo stato comatoso del Cesena sino alla fine. Prima della volata finale, parlando alla squadra, disse ‘Solo con la vostra salvezza potete garantire un futuro a questo club…’. Le cose poi non sono andate proprio così…”
Lei però, da quella volta, il Cesena ha continuato a seguirlo con affetto.
“A tradirmi è stato Lugaresi, non certo il Cavalluccio. Il mio cuore è rimasto colorato di bianconero…”
Lo scorso 8 giugno c’era anche lei in Curva Mare a seguire Cesena-Lecco.
“Quella sera ho provato una delusione pazzesca. Ci credevo tanto alla promozione, tantissimo. Quell’assordante silenzio partorito dal Manuzzi al termine di quella malefica lotteria dei calci di rigore non me lo scordo più. Allo stadio si respirava un’atmosfera irreale…”
La rivedremo mai calcare il prato del Manuzzi con addosso la maglietta bianconera?
“Io ci spero tanto. Tantissimo. Tra l’altro ora abito anche a Cesena. I soldi non sono certo un problema, alla mia età (30 anni, ndr) contano soprattutto le motivazioni. E a Cesena tornerei di corsa. Per chiudere un cerchio. Per togliermi altre soddisfazioni…”
Lei è ancora sotto contratto col Südtirol.
“Mi sto allenando qui a Bolzano, ma sono in uscita. Ho già avuto delle richieste (Spal, Vicenza, Juve Stabia e Mantova, ndr). Vediamo cosa succede…”
Lei, la scorsa stagione, per 5 mesi ha avuto come compagno di squadra Minelli. Avrete parlato sicuramente anche di Cesena…
“Certo che sì. Più volte (risatina, ndr)”.
Se gli Americani avessero puntato tutto su Minelli, ora presumibilmente il Cesena sarebbe in Serie B.
“Lo penso anche io. Minelli era l’uomo giusto al posto giusto. Lui ci credeva molto in quel Progetto Bianconero, aveva lasciato Frosinone proprio perché dal club romagnolo gli erano state fatte delle promesse ben precise. Poi però…”
Ora Toscano è pronto per ridare l’assalto alla cadetteria.
“Era giusto ripartire da lui e dallo zoccolo duro di una squadra che la scorsa stagione, prima di uscire in una semifinale dei play-off, era arrivata a 2 punti dalla Reggiana. Secondo me il Cesena ha tutte le carte in regola per ritentare la scalata. Certo, quest’anno bisognerà partire col piede giusto…”
Qualche bianconero di adesso che apprezza particolarmente?
“Sicuramente Adamo. Poi il vecchio De Rose. Bomber Corazza. E là dietro, la triade Ciofi-Prestia-Silvestri, è una garanzia”.
A centrocampo manca però uno… Schiavone.
“Prima poi, a Cesena, io ci voglio tornare. I matrimoni, è chiaro, si fanno sempre in due. Ma io, caro Bertozzi, già da adesso ti dico che non escludo il ritorno…”
Lo diceva anche l’inarrivabile Califfo: non escludo il ritorno.
“Ed ora lo dico pure io…”
Ora sento
Che quel sentimento nel tempo
Non si è spento
Nel cuore mio
È diventato più profondo
Non escludo il ritorno