Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dagli Aiello
1. Ci ha fatto bene al cuore. Questa partita era importante per noi. Siamo un popolo ferito dai nostri stessi giocatori, preso in giro dalla nostra stessa dirigenza, insomma avevamo bisogno di una serata come questa.
2. Il risultato in fondo interessa poco, abbiamo già avuto modo di sottolineare come sia ridicola questa formula di Coppa Italia pensata per far vincere i più forti – metafora comunque perfetta per questo paese – e altrettanto ridicolo sia l’uso della sala Var nella quale probabilmente si presta più attenzione alle storie Instagram di Chanel Totti che a quello che succede in campo.
3. Poco male, non sarebbe cambiato nulla in campo. Siamo scesi al Dall’Ara con tre ragazzini, Sphendi, Giovannini e Francesconi, che hanno interpretato alla perfezione lo spirito dei 1870 bianconeri nel settore ospiti, giocando senza paura e con tanto, tantissimo orgoglio.
4. Di più non potevamo fare e non potevamo chiedere. Ma, come detto all’inizio, questa sera è stata una medicina un po’ per tutti noi. Per tornare a rivivere quello spirito di gruppo che anni di mediocrità hanno soffocato ma non scalfito.
5. In Curva San Luca ieri c’era gente che non si vedeva in trasferta da una vita. Vecchie e nuove leve, ultras di ieri e di oggi, famiglie, gente comune: il ritorno a Bologna è stata una specie di chiamata alle armi, per far vedere a tutti quanto bello sia la Romagna.
6. I quasi duemila di ieri sera, possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, valgono i 10mila del Manuzzi. Il fattore 5 è giustificatissimo: un caldo venerdì d’agosto ha regalato alla Romagna un ricordo del passato glorioso e un anticipo di futuro. Di ciò che per forza di cose dovrà necessariamente tornare ad essere, quando il karma avrà ristabilito l’equilibrio universale.
7. Adesso guardiamo avanti, a queste tre settimane senza partite ufficiali: in precampionato si tratta di una vera e propria era geologica. Le novità importanti sono attese sia a livello societario che di calciomercato.
8. A livello di rosa questa squadra è già stata rafforzata con tutto quello che ci è mancato un anno fa, ovvero con due veri portieri. Già questo miglioramento ci pone un gradino più in alto di un anno fa.
9. Qualche altro rinforzo, tra centrocampo e attacco, ci permetterebbe di puntare ancora più in alto ma il vento è cambiato rispetto a dodici mesi fa ed accrescere ulteriormente il già esagerato monte ingaggi della squadra non faciliterebbe di certo il passaggio di quote societarie a nuovi proprietari, progetto a cui gli Aiello lavorano ormai da mesi.
10. Finirà quindi presto il regno americano su Cesena? Fare previsioni in questa fase significa avere alte probabilità di doversi auto-smentire a tempo record quasi come Salvini con Topolino. Ok allora, non abbiamo previsioni da offrire, solo speranze. Forti e concrete speranze che qualcosa si muova, a breve. Senza che questo però ci renda in alcun modo tranquilli. Perché quello tranquillo non è che poi abbia fatto un gran bella fine.