Chi è il miglior portiere del Cesena degli ultimi 25 anni?

24.07.2010 10:00 di  Francesco Pizzinelli   vedi letture
Chi è il miglior portiere del Cesena degli ultimi 25 anni?
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© foto di Federico De Luca

Chi è il miglior portiere del Cesena degli ultimi 25 anni?
Facile escludere alcuni nomi ( Fiori, certo, ma anche il temibile Scalabrelli e il geriatrico Berti), difficile prenderne in considerazione altri ( Santoni, Micillo, il baby Ravaglia, Ballotta..), restano in bilico il contemporaneo Antonioli e il recente Turci (ma entrambi giunti in riva al Savio a fine carriera), il buon Enzo Maurizio Biato (se non altro per essersi giocato la carta della serie A nello -stramaledetto- spareggio di Cremona del ’94) e l’ottimo Alberto Fontana che, a conti fatti, si piazza solido al secondo posto, appena dietro il cognato Sebastiano Rossi, protagonista dell’ultima storica salvezza bianconera in serie A, culminata con la vittoria contro il Verona (che evidentemente ci porta bene) firmata da Agostini, prima di partire, proprio assieme a Seba, per Milano, sponda rossonera.

Un portiere non è tale se non è scaramantico e in questo il nostro non faceva difetto: sotto la Curva Mare, come prima cosa, una toccatina ai pali e una alle parti basse, poi le mani alzate a salutare gli ultrà, che queste cose le amano e che gli perdoneranno tutto, anche gli errori: ricordo, ad esempio, un innocuo colpo di testa centrale finito maldestramente in rete durante un Cesena-Fiorentina, a vanificare il vantaggio di Pierleoni.

Va detto, erano anni in cui in Italia i buoni portieri non mancavano, da Gregori a Landucci, da Zinetti a Ferron, eppure il Milan scelse lui, forse per il suo fisico imponente (194 cm, per questo in gioventù ha anche sfiorato la carriera nella pallacanestro). Non aveva un carattere facile, Sebastiano: è rimasto famoso il fumogeno lanciato in campo dai tifosi, a Foggia, che Rossi “premurosamente” si preoccupò di restituirgli, o ancora il celebre “placcaggio” a Bucchi (ecco perché era sempre rotto!) dopo un rigore subito in Milan-Perugia…quel gesto di fatto chiuse la sua carriera a Milano e spalancò quella di un giovanissimo Abbiati.

Il portiere che per primo Sebastiano scalzò dal posto di titolare a Milano fu Andrea Pazzagli che, ormai riserva fissa, pensò bene di accettare la proposta del Bologna e di scendere in serie B. Quando arrivò il derby, la Mare non mancò di ricordare al portiere rossoblù chi gli aveva tolto il posto, con un eloquente “Sebastiano Sebastiano t’ha ciavè…!!!!” Indispettito e punto nel vivo, Pazzagli si rivolse polemicamente alla curva, invitandola a proseguire nello sfottò, proprio mentre Lerda si avventava sul cross e segnava di testa il gol vittoria.