Il Mantova di Possanzini ha un reparto offensivo di prim’ordine

I virgiliani fino ad ora hanno avuto un andamento leggermente migliore di quello dei bianconeri: en plein di vittorie in casa (tre su tre) e un punto in trasferta.
29.09.2024 07:00 di  Simone Donati   vedi letture
Il Mantova di Possanzini ha un reparto offensivo di prim’ordine
© foto di MantovaUno

Quanto successo a livello calcistico in quel di Mantova nell’ultimo anno e mezzo ha dell’inimmaginabile. Dopo la retrocessione del maggio 2023 nello spareggio play-out contro l’Albinoleffe, i virgiliani sono infatti stati riammessi in terza serie insieme alla neonata Atalanta Under23 per occupare una delle caselle dell’organico lasciate libere dalle mancate iscrizioni di Pordenone e Siena. Dunque, ai nastri di partenza della stagione 2023-2024, l’obiettivo era quello di ottenere una salvezza tranquilla, annoverando uno dei monte ingaggi più bassi del girone, senza però disdegnare giocatori funzionali ed importanti per la categoria.
In panchina, al posto del ravennate Andrea Mandorlini, viene scelto l’esordiente Davide Possanzini il quale, prima di tale opportunità, aveva sempre ricoperto il ruolo di vice, restando saldamente al fianco di Roberto De Zerbi. Risultato? Primo posto e promozione in Serie B. 80 punti fatti (2,11 a partita). 24 vittorie. 8 pareggi. 6 sconfitte. 72 reti realizzate e solo 31 subite. Grande possesso della palla, una feroce aggressività a seconda dell’avversario di turno e una buona occupazione degli spazi in campo: questa l’idea nata nel giardino di casa del vero artefice della promozione in Serie B, Davide ‘Possa’ Possanzini. Dunque nel giro di poco più di dodici mesi il Mantova è passato da dover ipoteticamente disputare la serie D, a tornare in cadetteria quattordici stagioni dopo l’ultima volta, lasciandosi alle spalle le ben più quotate Padova, Vicenza e Triestina. Per predisporsi alla B il ds Botturi ha riconfermato in larga parte la squadra che ha vinto il campionato, ma non sono mancati i meritati ‘regali’ a mister Possanzini. Tra i volti nuovi figurano giocatori affermati di categoria come Mattia Aramu e Leonardo Mancuso, nonché giovani interessanti da lanciare e valorizzare, come Francesco Ruocco, arrivato a titolo definitivo dalla Torres, e Davide Bragantini, ritornato in prestito dal Verona.


Città: Mantova
Distanza da Cesena: 196 km
Fondazione: 1911
Colori sociali: biancorosso
Stadio: Danilo Martelli (12.000 spettatori)
In Serie B dal: 2024
Posizione Ultimo Campionato: 1° posto nel girone A di Serie C
Presidente: Filippo Piccoli
Direttore sportivo: Christian Botturi
Allenatore: Davide Possanzini
Capitano: Salvatore Burrai
Miglior marcatore: Davide Bragantini (2)
Miglior assist man: Davis Mensah, David Wieser, Francesco Ruocco, Antonio Fiori, Fabrizio Brignani, Simone Trimboli (1)


Gli Avversari
Mister Possanzini ha a disposizione 26 elementi (età media 26,3 anni). In porta il titolare è l’esperto Marco Festa (6 presenze, 7 gol incassati e 2 clean sheet), tornato a vestire la maglia dei virgiliani dopo otto stagioni, a seguito delle esperienze con Crotone e Pordenone. Le riserve sono il 2004 Luca Sonzogni e Federico Botti, acquistato dall’Arzignano.
In queste prime giornate, il tecnico ha optato per una difesa a quattro nella quale i centrali titolari sono l’ex bianconero Fabrizio Brignani (5 presenze, 1 assist), che nella scorsa stagione ha contribuito alla promozione dei biancorossi realizzando ben nove marcature, e Alex Redolfi (5 presenze), ex Gubbio e Vibonese (tra le altre). Le riserve sono Stefano Cella (1 presenza), prelevato dall’Ancona a seguito della recente mancata iscrizione, e Matteo Solini (4 presenze, 1 gol), giunto nella città dei tre laghi dopo un biennio passato prevalentemente in panchina con il Como. A chiudere il pacchetto dei centrali è il trentasettenne Sebastien De Maio, che vanta 178 presenze in Serie A con le maglie di Brescia, Genoa, Fiorentina, Bologna e Udinese. Il titolare della fascia sinistra è Cristiano Bani (5 presenze), fratello di Mattia Bani che attualmente milita nel Genoa. L’esterno fiorentino viene talvolta rimpiazzato da Giacomo Fedel, acquisito l’anno scorso dal Nardò, e da Erik Panizzi (1 presenza), il quale ha superato la soglia delle cento presenze con i lombardi. Sul lato opposto invece il titolare è Tommaso Maggioni (5 presenze), ex Arezzo, Legnago, Modena e Juve Stabia. Il suo sostituto è il 2003 Nicolò Radaelli (2 presenze), arrivato in cadetteria dopo una gavetta in Serie D e in Lega Pro, rispettivamente con le maglie del Villa Valle e della Pro Sesto.
A centrocampo, il tecnico marchigiano spesso e volentieri schiera due mediani, per ottenere un prolungato mantenimento del possesso palla, ed un trequartista affiancato da un esterno offensivo per lato. Il regista e capitano dei virgiliani è il classe ’87 Salvatore Burrai (5 presenze), che conta più di 300 presenze in Serie C e 80 in Serie B ma ‘solo’ 2 nella massima serie con il Cagliari tra il 2007 e il 2009. Al suo fianco gioca il 2002 Simone Trimboli (4 presenze, 1 assist e un’espulsione), cresciuto nel vivaio della Sampdoria e che formalmente annovera esperienza in Ungheria, prima nel Soroksar poi nel Ferencvaros, ma senza scendere campo in nessuna delle due compagini. Le alternative sono il ferrarese Federico Artioli (1 presenza) acquistato dal Sassuolo in estate, il classe ’96 Mattia Muroni (2 presenze) alla prima esperienza in cadetteria dopo più di 250 presenze in Serie C, e il numero dieci dei biancorossi David Wieser (5 presenze, 1 assist), classe ventiduenne cresciuto nelle giovanili dell’Inter.
È sulla trequarti che il ds Botturi ha effettuato i principali colpi di mercato, accaparrandosi il fantasista Mattia Aramu (6 presenze) che nella stagione 2021-2022 con il Venezia ha giocato in Serie A ben 33 partite condite da 7 gol e 5 assist, e il napoletano Francesco Ruocco (6 presenze, 1 assist), il quale nel precedente campionato ha fatto il possibile per ostacolare il percorso della Cesena con la maglia della Torres, mettendo a segno 12 gol (uno di questi proprio al Manuzzi, che è valso poi il pareggio) e 5 assist.
Per quanto concerne il reparto offensivo, mister Possanzini ha un’ampia varietà di scelta: l’unico (e sostanzioso) acquisto dal mercato è Leonardo Mancuso (6 presenze, 1 gol), che ha messo a segno la rete che è valsa tre punti nell’ultimo match di campionato contro il Cittadella. L’attaccante milanese deve però contendersi il posto da titolare con Davis Mensah (6 presenze, 1 assist), italo-ghanese dotato di movimento e grande corsa, ma non di uno spiccato senso del gol. Più indietro nelle gerarchie c’è Alessandro Debenedetti (3 presenze) in prestito dal Genoa e che ha già segnato ai bianconeri, nel match di Supercoppa poi vinto da Shpendi e compagni nei minuti di recupero. Sull’esterno operano due talenti come il ravennate Antonio Fiori (5 presenze, 1 gol e 1 assist), cresciuto nelle giovanili del Cesena, possiede una grande tecnica e preferisce partire dal lato sinistro per poi rientrare sul suo piede preferito, ed il 2003 Davide Bragantini (6 presenze, 2 gol) preso a titolo definitivo dall’Hellas Verona in estate, ma già in terra virgiliana dall’anno scorso, in prestito. Come riserva c’è Francesco Galuppini (6 presenze, 1 gol), trentenne alla prima stagione in Serie B dopo circa 300 presenze in Lega pro e 60 presenze in Serie D con le maglie, tra le altre, di Renate, Ravenna, Novara e Lumezzane.

L’Allenatore
L’ex attaccante Davide Possanzini, che i più ricorderanno nella Reggina di fine anni Novanta e soprattutto al Brescia (58 gol in 190 presenze) tra il 2005 ed il 2011, comincia la carriera da allenatore nel 2013 prendendo le redini degli Allievi e poi della squadra Primavera dei biancoazzurri. Nel 2016 un giovane Roberto De Zerbi gli offre il ruolo di vice al Foggia: tra i due nasce un grande rapporto professionale che poi continuerà anche al Palermo, al Benevento e al Sassuolo fino allo Shakhtar Donetsk in Ucraina, esperienza interrotta per i noti fatti di guerra. Separatosi dall’amico bresciano, che nel frattempo si accasa al Brighton, ritorna nella ‘sua’ Brescia dopo sei anni per allenare nuovamente la Primavera. Nella stessa stagione, per un breve periodo, viene promosso come tecnico della prima squadra in Serie B dopo l’esonero di Pep Clotet, durante il quale ottiene due sconfitte in altrettante partite con Modena e Benevento che causano il suo esonero in favore di Daniele Gastaldello. Il 16 giugno 2023 viene scelto da Filippo Piccoli, presidente del Mantova, dopo la retrocessione dei virgiliani in Serie D. In seguito il club viene riammesso in terza serie e, in maniera sorprendente contro ogni pronostico, riesce addirittura a classificarsi al primo posto del girone A, ottenendo la promozione in Serie B dopo ben quattordici anni di assenza ed esprimendo il miglior calcio di tutta la terza serie. In Supercoppa di Serie C si deve arrendere al Cavalluccio tra le mura amiche e vince in maniera netta a Castellammare di Stabia per 4-1: solo all’ultima gara della competizione, il pareggio in rimonta del Cesena contro le vespe nega ai virgiliani la vittoria del trofeo e quindi il possibile ‘double’.

Ultimi Precedenti (in campionato)
Serie C Girone B 2020-2021
15ª giornata | Mantova-Cesena 0-4 (12' Steffè, 17' Capanni, 73' Russini, 90' Zanandrea aut.)
34ª giornata | Cesena-Mantova 0-0

Formazione Tipo (4-2-3-1)
Festa; Maggioni, Brignani, Redolfi, Bani; Burrai, ARTIOLI (Trimboli); Bragantini, ARAMU (RUOCCO), Fiori; Mensah (MANCUSO)
*in maiuscolo i nuovi acquisti