Alla consolle
1. Alla consolle Mimmo Toscano. E la musica è decisamente diversa rispetto a quando era costretto a suonare al prediciottesimo di un bimbo americano raccomandato.
2. Nel girone di ritorno, dopo quattro partite (un caso?) non abbiamo ancora subito gol. E anche stasera Pisseri una bella paratona l’ha fatta. Non un miracolo, non gli straordinari, ma una vera parata. Quello che ci mancava un anno fa.
3. In Giappone c’è una banca che si chiama Prestia. Anche in riva al Savio c’è una banca che si chiama Prestia (“abbiamo una banca”, cit!).
4. Perché è De Rose che traccia il solco ma è Prestia che lo difende (quasi cit.).
5. Il Cesena ha sei punti di vantaggio sulla seconda, quattordici sulla terza e diciassette sulla quarta: numeri stratosferici. Numeri però che si possono spiegare benissimo.
6. Il 50% del potenziale di questo Cesena deriva al blocco costruito con fior di milioni un anno fa.
7. Il 25% di questa meraviglia è opera degli aggiustamenti di Fabio Artico in sede di mercato estivo: via le mele marce e dentro innesti nei posti giusti.
8. Il 20% di questo grande Cesena è rappresentato dai ragazzi del settore giovanile ricreato da zero dai soci rifondatori. Non è solo una questione di prezzo, quanto di qualità: giocatori come Pieraccini, Francesconi, David, Giovannini, Berti e Sphendi non si trovano tutti i giorni.
9. Il 5% di questo primo posto è dato dalla partenza di Lewis senior. Non diamolo mai per scontato quanto questo sia importante.
10. Potremmo rifare gli stessi errori di un anno fa? Certo che sì. L’arrivo di Klinsmann junior in tal senso è un piccolo porto, una porta aperta ai sogni (cit.).