Toscano libero (da Lewis e Agostini)
1. Bene, anzi benissimo: il 3-0 finale è forse riduttivo per descrivere la differenza tra una formazione dedita solo al catenaccio e allo scontro fisico e un Cesena che mostra di meritare il primato nonostante le pesantissime assenze perché ha un vivaio stratosferico.
2. Partiamo dai fondamentali: Toscano. Sta facendo quello che deve fare, per cui è pagato, ovvero condurre il Cesena alla vittoria del campionato. Tutto il resto è retorica. Fino a quando era fuori bersaglio semplicemente era giusto criticarlo: adesso possiamo attenderlo. E attendere, senza mai abbassare la guardia.
3. Allora perché Toscano un anno fa ha ottenuto solo un secondo posto, una deludentissima eliminazione ai playoff mentre quest’anno riesce a ruotare la rosa, a far emergere i giovani, a far sentire importante tutti gli elementi della rosa e a vincerle quasi tutte?
4. Semplicemente quest’anno può lavorare senza intromissioni di un presidente incompetente e un figlio scarso e raccomandato. Quest’anno può contare su di un mercato fatto da un professionista e non da un dirigente presuntuoso e improvvisato. Quest’anno può lavorare protetto dalle incursioni del circo dei miracoli.
5. Ripensiamo solo ai contratti siglati dal duo Lewis-Agostini, a partire dal triennale a Calderoni (i cross di Donnarumma sono un po’ diversi, eh?) passando dal quadriennale a Frieser fino all’ingaggio di Mercadante. Senza dimenticare la gestione dei portieri. Il Cesena ha vissuto un vuoto gestionale terrificante dalla partenza di Zebi fino all’arrivo di Artico.
6. Artico come prima cosa ha messo a tacere il circo dei miracoli, in un primo momento al servizio della famiglia Lewis, che cercava di proteggere lo status quo opponendosi al suo arrivo in Romagna. Ha protetto Toscano. Ha perfezionato un paio di arrivi di alto livello. E ha puntato i piedi per Berti, rinnovandogli il contratto, anziché lasciarlo inopinatamente partire come fatto dagli incompetenti un anno fa.
7. Perché lo possiamo dire che chi ha lasciato partire Berti a Firenze, col rischio di perderlo per sempre, è un incompetente che non c’entra nulla col calcio? E abbiamo mai sentito o letto scuse, a tal proposito, di chi ancora è a libro paga del Cesena come Agostini?
8. Il lavoro di Artico non è certo finito, sia chiaro. Ci sono ancora alcune possibili bombe ad orologeria presenti nello spogliatoio bianconero che vanno disinnescate al più presto. Giovannini è un talento cristallino che va protetto e la sua sostituzione di oggi sull’1-0 richiederà più di una seduta psicologica per comporre la frattura.
9. Poi il sostituto di Giovannini, ovvero Varone, ha avuto più di qualcosa da ridire verso la panchina: un gesto non passato certo inosservato. Per finire ci sono ancora un paio di rinnovi di giocatori chiave da gestire, con opzione per ritocco al rialzo in caso di promozione in serie B.
10. Ed è per questo che i due Aiello sono giunti in Romagna. Il bilancio 2022/23 è ancora lungi dall’essere formalmente chiuso, c’è da preparare il piano economico in caso di salto di categoria e quello, lacrime e sangue, in caso di permanenza in serie C. Insomma, numeri che scottano: altroché concerti estivi.