La Lanterna #29 | Il Modena meritava di vincere il derby
Il Cesena non trova la vittoria da oltre un mese e fa male vederlo punito all’ultimo istante a fronte di una prestazione molto generosa. Per giunta in un derby così sentito, chi mai vorrebbe cedere il passo agli avversari?
Ammettiamolo: è un cazzotto alla bocca dello stomaco, incassato all’improvviso. Però non è la fine del mondo, il Cesena nella sua storia ne ha subite ben peggiori di sconfitte e a disfatte del genere è già ampiamente vaccinato. Superato il doloroso shock iniziale, occorre riconoscere onestamente che è giusto così. Moralmente, il Modena meritava di vincere la contesa.
Può sembrare strano dirlo, ma provate per un attimo a mettervi nei loro panni. I canarini non prevalevano sul Cavalluccio da quasi nove anni! In un mondo che corre sempre più veloce, è un lasso di tempo di proporzioni mastodontiche.
Erano i primi giorni dell’ottobre 2012, una torrida estate si stava protraendo fuori tempo massimo. Faceva molto caldo quel sabato pomeriggio allo stadio Alberto Braglia. La banda ancora traballante di un Bisoli tornato da poco tempo crollò sotto i colpi inferti da Francesco Signori e Matteo Ardemagni (che realizzò una tripletta). Le espulsioni di Tonucci e Ceccarelli furono un ulteriore giro di dita nella piaga.
Da allora in poi i conterranei di Guccini hanno cavallerescamente ricambiato il favore. Che si giocasse in Romagna o in Emilia era del tutto indifferente. Dai play-off nella Serie B dell’anno successivo, che spalancarono le porte della Serie A ai bianconeri, a una delle poche trasferte non perse da Massimo Drago (0-0, nel 2016), passando per il regalo confezionato ad Emmanuel Cascione nel giorno del suo compleanno (2-0 Cesena, a segno pure Perico).
Il Modena ha sempre ceduto il passo con enorme magnanimità. Sino ad arrivare alla Serie C 2019-2020. Quell’1 a 0 sugli emiliani rappresenta l’unica gara che valga la pena ricordare di tutta la disastrosa esperienza di Modesto in riva al Savio. Non era facile perdere contro quel Cesena, occorreva metterci tutto l’ardore possibile. Ma il Modena non si è tirato indietro neppure in quella occasione, c’è voluto tutto l’impegno del portiere Gagno che ha ben pensato di accompagnare dentro la propria porta l’innocuo tiro di Borello. Quella vittoria rappresenta l’unica soddisfazione (per chi sa accontentarsi di poco) di un’intera annata, nonché il punto più alto sin qui nella carriera dello stesso Borello.
Domenica era giunto il momento di contraccambiare tutte queste gentilezze. La rete di Corradi concede un sorriso a tutta Modena che a breve dovrà fare i conti con l’ennesima annata deludente. I proclami estivi di voler lottare per il primo posto ora generano solo imbarazzo fra chi li ha pronunciati e frustrazione in coloro che si sono dovuti sorbire queste false promesse.
Immedesimatevi nei poveri modenesi: diciassette lunghi anni di assenza dalla Serie A, campionati su campionati a sudare per misere salvezze in cadetteria, un doloroso fallimento (e a Cesena ne sappiamo qualcosa…), la promozione in C persa in favore della Pergolettese, dover vedere la vicina Reggiana volarsene in B…
Voi sareste riusciti a digerire tutte queste amarezze? Di sicuro ci vuole un grande fegato. E quindi, in conclusione, per una volta è stato giusto che a vincere il derby fosse il Modena: dobbiamo essere fieri di questo Cesena che ha dato una splendida dimostrazione della proverbiale generosità romagnola.